top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreBenedetta Marconi

Genitori si diventa

Essere dei genitori responsabili e attenti, nella società odierna, va a rappresentare il “mestiere più difficile in assoluto” e sarebbe molto importante che in famiglia si riuscisse a stabilire il proprio ruolo per favorire uno sviluppo e un’educazione adeguata e armoniosa nei propri figli.

Attraverso questi discorsi sembra di riprendere degli argomenti già trattati ma è fondamentale chiedersi: Quanto questi aspetti sono veramente messi in pratica dai genitori? Quanto ci si riesce ad assumere i compiti insiti nella propria funzione genitoriale?

Se decidessimo di fare una distinzione netta tra ciò che attiene al ruolo materno e ciò che attiene al ruolo paterno potremmo dire ad esempio che la madre si occupa dell’accudimento dei bisogni innati del bambino (dare il latte, cambiare il pannolino, cullare il bambino) o della gestione dei legami parentali e dell’empatia; il padre si occupa, invece, della ricerca della casa inteso come luogo protettivo per la famiglia dai pericoli esterni ed interni, o dell’ordine sociale (dare limiti e regole, gestire l’educazione dei figli soprattutto quella rivolta all’esterno) e della gestione della quotidianità che si trova al di fuori della casa con i suoi progetti, sogni e aspettative.

Nella realtà di tutti i giorni, tuttavia, non è possibile porre una distinzione così marcata in quanto entrambi i genitori sono in possesso di funzioni materne e paterne ed entrambi perciò possono agirle. Il bambino però ha bisogno di sperimentare in ognuno il ruolo che gli è proprio.

Perciò tutto ciò che attiene al ruolo materno attiva funzioni che possono essere agite dall’uno e dall’altro nella condivisione che, tuttavia, riconosce alla madre il suo protagonismo relazionale. Il padre ad esempio cambia il pannolino al bambino, gli dà il biberon, lo addormenta avendo come riferimento la sua compagna e non si sostituisce a lei.

Così la madre ha in sé tutte le funzioni paterne e le può attivare sempre nel rispetto del protagonismo paterno per ciò che a lui attiene. In particolare può e deve dare norme e limiti ma richiamando il padre come il depositario autorevole della norma-valore e dei processi riparativi per gli errori commessi e punitivi per gli stessi.

Lungo il percorso della loro vita di coppia, quindi, l’uomo e la donna non cammineranno più l’uno a fianco dell’altro, ma, a seconda delle esperienze, l’uno sarà anche di pochi passi avanti all’altro in un continuo cammino di conoscenza individuale e reciproca perché “genitori si diventa”.

12 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page